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Il vecchio e il mare

Hernest Hemingway è nato a Oak Park, 21 luglio 1899 e morto a Ketchum il 2 luglio 1961. È stato uno scrittore e giornalista statunitense. È stato cronista nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. Oltre a svolgere l’incarico di giornalista, ha scritto anche romanzi e racconti ispirati ai suoi viaggi. Era appassionato di boxe, caccia, pesca e dei suoi viaggi. Hemingway ricevette il Premio Pulitzer nel 1953 per il romanzo “Il vecchio e il mare”, e vinse successivamente il Premio Nobel per la letteratura nel 1954.

La vicenda è ambientata nel mese di settembre del 1950, in un villaggio dei pescatori a Cuba, nel Golfo del Messico. Un vecchio pescatore, Santiago, è in preda alla sfortuna: non pesca nessun pesce da 84 giorni, anche se lui crede di essere “nato per fare il pescatore”. Il suo amico, Manolin, un ragazzo molto fedele ed affezionato a lui, gli è rimasto vicino nonostante i genitori gli abbiano intimato di lasciarlo. Ma Santiago ha speranza e fiducia ed esce in mare pensando: “Ogni giorno è un nuovo giorno”.

Dopo parecchie ore un marlin gigante abbocca all’amo. Il vecchio capisce che l’unica arma efficace contro il marlin è la volontà e la saggezza. Alla fine di due giorni di lotta il maestoso pesce fa un balzo ed esce fuori dall’acqua, ma viene colpito dalla fiocina del vecchio pescatore che lo uccide. Santiago lega il marlin al fianco della barca. Santiago però comincia poi a sentirsi in colpa per aver ucciso quel pesce così elegante, nobile e forte. "Tutti uccidono tutti gli altri in un modo o nell’altro”- pensa il pescatore.

Arrivano i pescecani e, nonostante i ripetuti sforzi del pescatore per proteggere la sua preda, sbranano il pesce. Santiago pensa: “L’uomo può essere distrutto, ma non può essere sconfitto”. Il vecchio trasforma la propria inevitabile sconfitta in una vittoria di carattere.

Abbattuto, il pescatore rema verso casa. Il mattino dopo la gente osserva stupefatta la carcassa del pesce, e capisce che Santiago è uscito dalla lotta vincitore con dignità.

Il libro è stupendo. L’ho letto velocemente “gustando” le pagine con gran soddisfazione. La parte più emozionante e interessante è la descrizione del “duello” tra l’uomo e pesce. Hemingway dimostra che l’uomo deve sempre combattere con forza e coraggio, lottare e sfidare i suoi limiti. Perché la sfida fa evolvere e crescere ognuno di noi.

Anche quando la lotta lascia solo uno scheletro di marlin come nel caso del vecchio, allora la persona diventa un eroe, solo perché vive e sopravvive, e non si arrende nel mare della vita.

Dopo aver letto il romanzo, una bella conclusione, secondo me, potrebbe essere vedere il film creato dal regista russo Alexander Petrov, vincitore dell'Oscar come miglior cortometraggio d'animazione nell’anno 2000. Il cortometraggio è stato realizzato con la tecnica di animazione denominata "pittura su vetro”, inventata dalla regista canadese Caroline Leaf, che prevede il disegno con la vernice ad olio, non solo con il pennellino ma anche con le dita. L’immagine “respira” e ci aiuta a rivivere il romanzo con intensità.

L. I E

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