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Correre...la mia passione

Qualche anno fa, quando avevo circa sei anni, avevo provato ad allenarmi nella squadra di atletica di Strambino. Avevo iniziato questa attività per divertirmi ma dopo un anno decisi di non continuare, perché durante gli allenamenti non mi divertivo ma mi annoiavo. Quando frequentavo la quinta elementare provai il tennis, avevo già una racchetta ma non sapevo giocare. In due o tre mesi imparai abbastanza bene a muovermi nel campo, riuscivo a correre da una parte all’altra, e colpivo sempre la pallina anche se in posizioni difficili. Durante l’allenamento di tennis ci facevano fare degli esercizi atletici ed io lì mi divertivo molto, riuscivo a battere quasi tutti in resistenza, saltavo la corda molto velocemente e anche se gli altri la ritenevano un’attività noiosa, io mi divertivo molto. L’anno scorso perciò decisi di ricominciare atletica, ma in un altro centro sportivo dove molte mie amiche erano già iscritte. Fu da quel momento che mi appassionai così tanto a questo sport. Due volte alla settimana mi alleno dalle 17.00 alle 19.00 e per me sono davvero dei bei momenti, sia perché durante l’allenamento sono con i miei amici e ci divertiamo molto, sia perché dopo l’allenamento mi sento come sollevata e felice; spesso quando torno a casa ho ancora voglia di correre e lo faccio lungo al strada che conduce ad essa.

Correre per me è come una liberazione, quando corro è come se il mio cervello si svuotasse da tutti i pensieri che ho. Correre secondo me aiuta anche molto nella concentrazione . Prima delle gare, quando stanno per sparare, per darci la partenza e siamo tutti fermi sulla linea, io fisso semplicemente la pista, il cuore mi batte a mille ed io in quel momento, quello più “tragico” in cui dopo aver detto “ai vostri posti” il giudice con volto serio dice”pronti”, mi ripeto sempre una frase che mi conforta e soprattutto mi dà coraggio. Il coraggio che poi mi serve per dare il massimo. Subito dopo c’è lo sparo. A quel punto io inizio a correre, non penso più a niente, mi concentro solo sul rumore delle mie scarpe che calpestano la ruvida pista.Io sono soprattutto brava nei 600 m, che comportano un giro e mezzo di campo. La gara più avvincente a cui ho partecipato è stata quella che si è tenuta l’anno scorso in occasione dei giochi studenteschi a Torino. Durante la gara il momento più bello per me è stato quando ero in testa al gruppo, stavo rallentando ma poi ho sentito il caldo fiato dell’avversario sul collo; stava per raggiungermi, sentivo le gambe che stavano per cedere, le incitazioni degli amici che mi ridavano di non mollare, non capivo più niente. Fu allora che ho guardato solo il traguardo e ho pensato che, quando sarei arrivata tutto sarebbe finito ma, se non avessi dato il massimo non sarei mai stata davvero soddisfatta..allora ho iniziato ad allungare il passo, ho corso più veloce che potevo e finalmente sono arrivata alla mia meta, con le gambe tremolanti, gli occhi appannati...ma più felice che mai.

Il sogno che vorrei realizzare sarebbe quello di andare alle regionali e vincerle, per poi andare alle nazionali.Io sono consapevole che l’atletica è uno sport in cui si raggiungono tante vittorie ma si subiscono anche tante sconfitte, perciò io vorrei non arrendermi mai, continuare a correre...sempre. Se qualcuno volesse iniziare a praticare questo sport, un consiglio che io darei è di iniziarlo in un’associazione sportiva dove conosci già qualcuno perché con gli amici che ti confortano quando sei giù perché hai perso, e ti incitano quando vinci, anche correre diventa più semplice!!


S. II E



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