Needle and damage done
Needle and the damage done è una delle mie canzoni preferite. È stata scritta da Neil Young, chitarrista della band dei Crazy horse nel 1971, per l’album Harvest.
La sua versione più famosa è un live del gennaio 1971 eseguito solo con chitarra acustica e voce. È una canzone dall’andamento lento, dolcissima e malinconica, che purtroppo parla di una realtà terribile e triste di quegli anni: la droga.
La traduzione infatti è “L’ago e il danno fatto” e, come si può evincere dal titolo, fa riferimento alle drammatiche conseguenze dell’eroina, che allora non era considerata così dannosa dai giovani. Young l’ha scritta pensando all’amico Danny Whitten, chitarrista della sua band, che sarebbe morto poco tempo dopo a causa di un’overdose.
Proprio in quegli anni si è verificato il maggior numero di morti tra i musicisti a causa della droga. Tra questi si possono ricordare Jimi Hendrix, che è anche il mio chitarrista preferito, morto nel 1970, il grande Jim Morrison, cantante dei Doors, morto nel 1971, il musicista Tim Buckley, morto nel 1975, e molti altri.
Il testo della canzone fa riferimento soprattutto ad un fenomeno chiamato milk-blood, un’operazione che consiste nel tirare su la siringa nel braccio dopo che ci si è iniettati una dose di eroina in modo da recuperarne un po’. Ovviamente viene su anche una quantità di sangue che, mischiandosi all’eroina, diventa biancastro. Da questo deriva il nome milk-blood, latte sangue. Questa azione è anche piuttosto rischiosa a livello medico perché può causare un’embolia, cioè l’ostruzione di una vena, che in casi gravi può portare alla morte.
Neil Young con questa canzone vuole farci comprendere che la droga non ci permette di scappare dai nostri problemi ma che, anzi, ne crea altri e che ciò che si pensava riguardo ad essa era sbagliato.
Neil Young si era infatti reso conto della gravità del problema e, oltre ad averne tratto una canzone di grande successo, era riuscito a renderla uno strumento di propaganda e di denuncia permettendo a molta gente di aprire gli occhi.
Per lui il rischio della droga è in ognuno di noi e ogni drogato, se non aiutato, è avviato verso la morte e non c’è un’alternativa.
I motivi per cui i giovani arrivano alla droga possono essere molti, come la difficoltà ad inserirsi nella società, il fuggire dalla monotonia quotidiana, il disagio, le delusioni personali. Nel caso dei musicisti le motivazioni possono essere invece del tutto diverse. La droga era considerata un modo per aprire la mente ad altri mondi e cercare nuove ispirazioni. Lo spettacolo impone agli artisti di rinnovarsi sempre e in questo modo li espone a forti pressioni. Chi non ce la fa, rischia di cedere alla droga e di perdersi per sempre.
Needle and the damage done ha un messaggio molto forte, che non lascia spazio a dubbi: la droga uccide!
A. III E